Traumi e Disturbo Post Traumatico da Stress
Un libro molto interessante uscito in libreria negli ultimi mesi ad opera di due note ricercatrici del Centro di Terapia Strategica di Arezzo, Federica Cagnoni e Roberta Milanese, sembra fatto per noi abruzzesi che purtroppo abbiamo affrontato e stiamo ancora affrontando la dura prova del terremoto a L’Aquila.
Cambiare il Passato
"Da quel momento in avanti ci saranno nella tua vita un ‘prima’ e un ‘dopo’. ‘Prima’ che capitasse questo evento probabilmente credevi che il mondo fosse giusto e che tutto avesse un significato. ‘Dopo’, di colpo, senti di non avere più il controllo della tua vita e di ciò che capita intorno a te. Ti senti vulnerabile e il tuo mondo non è più sicuro. È difficile dare un senso a quello che verrà: il significato della vita che era presente solo pochi attimi prima non c’è più, nulla è più giusto né equo."
Calamità, terremoti, disastri e sciagure sono, purtroppo, parte della condizione umana, e di norma le persone sono «naturalmente» attrezzate per reagire agli stress estremi provocati da simili eventi.
A volte, però, il fatto traumatico può fissarsi nella mente di chi ne è testimone o protagonista al punto da non abbandonarlo più: siamo allora di fronte alla patologia chiamata disturbo post-traumatico da stress. La persona in questo caso diviene letteralmente prigioniera di un passato che continua a inondare il suo presente di paura, dolore e rabbia, impedendole di proseguire il suo cammino verso il futuro.
Oltre a definire e inquadrare il disturbo post-traumatico da stress e a dar conto delle più recenti ricerche sull’argomento, questo libro presenta in modo esaustivo e sistematico il protocollo di trattamento del disturbo post-traumatico da stress messo a punto con ottimi risultati negli ultimi cinque anni presso il Centro di Terapia Strategica di Arezzo.
Da sempre la Terapia Strategica si propone come una terapia breve, orientata sul «qui e ora» della persona; questo non significa però negare l’importanza della storia di ciascun individuo. Il terapeuta strategico evita di interpretare il passato e di assegnargli un significato che spesso rimane sconosciuto anche a chi lo ha vissuto, ma quando – come in questo caso – è il passato a costituire il problema del presente, il lavoro del terapeuta strategico si rivolge proprio all’evento trascorso o, meglio, alla sua ricollocazione: non si tratta cioè di cancellare il passato, ma di aiutare la persona a sbloccare le risorse di cui è naturalmente dotata e che il trauma ha temporaneamente paralizzato, e a riportarlo nella sua giusta posizione temporale: quella, appunto, passata.
Ponte alle Grazie
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