La paura delle decisioni

 

La paura delle decisioni

Come costruire il coraggio di scegliere per sè e per gli altri

Decidere è una libertà, ma anche un compito che può diventar difficile, fino a trasformarsi in un peso insostenibile. Più l’umanità si è evoluta, e più complessa è diventata la realtà con cui l’uomo entra in relazione, e di conseguenza più faticoso è diventato districarsi nella giungla delle scelte. La difficoltà aumenta in proporzione al ruolo occupato da chi decide nelle gerarchie della famiglia, della società, dell’economia – dal genitore al manager, dall’insegnante al politico.

Gli strumenti a nostra disposizione – corsi e seminari di management e studio dei processi decisionali – si concentrano sull’aspetto razionale trascurando le oscure forze emotive che sono i veri ostacoli del decidere: la paura e le sue manifestazioni disfunzionali, lo stress e il dubbio patologico, l’angoscia e il panico.
Partendo dalla sua pluriennale esperienza in diverse realtà formative e cliniche, Giorgio Nardone ci guida alla scoperta della "psicopatologia del decidere": la paura di sbagliare, di non essere all’altezza o di esporsi non deve essere negata, ma compresa e gestita con strategie e stratagemmi mirati, in grado di trasformarla da handicap ad arma vincente. Solo cosi ritroveremo il coraggio e la serenità di affrontare i numerosi bivii del percorso della vita. 

Tags: , , , , , , ,

Comments are closed.

Aforismi Terapeutici
'Agisci sempre in modo da aumentare il numero delle scelte'
H. von Foerster
'Nessuno può vivere senza il piacere'
San Tommaso d'Aquino
'I nostri limiti sono quelli che ci autoimponiamo'
Giorgio Nardone
Per il piacere vale una regola: 'Se te lo concedi puoi rinunciarci, se non te lo concedi diventa irrinunciabile'
Giorgio Nardone
'Nulla di troppo, solo ciò che è abbastanza'
Parafrasando i Sette Saggi
Cambiare Occhi Toccare il Cuore
di Giorgio Nardone
"L'aforisma può essere ritenuto una vera e propria tecnica strategica (...) Come nelle più raffinate forme di arti marziali, il maestro non utilizza tanti colpi, ma uno solo preciso che faccia leva su uno specifico punto di pressione che, una volta toccato in maniera adeguata, faccia crollare l’avversario"