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Attacchi di Panico

martedì, giugno 2nd, 2009

 

Un attacco di panico è costituito da un episodio acuto d’ansia, che si manifesta tipicamente con un inizio improvviso e solitamente della durata inferiore ai trenta minuti. I sintomi includono tremore, respirazione superficiale, sudore, nausea, vertigini, iperventilazione, parestesie (sensazione di formicolio), tachicardia, sensazione di soffocamento o asfissia. La manifestazione è significativamente diversa da quanto avviene negli altri tipi di disturbi di ansia, in quanto gli attacchi sono improvvisi, non sembrano provocati da alcunché e spesso sono debilitanti. Un episodio può essere descritto come un circolo vizioso dove i sintomi mentali accrescono i sintomi fisici, e viceversa.

Oltre ai sintomi fisici durante l’attacco di panico, la persona può avere nella maggior parte delle volte la paura di morire, impazzire o perdere il controllo di emozioni e/o comportamenti. L’esperienza di solito provoca un forte bisogno di evitare o scappare dal posto in cui comincia l’attacco oppure nel cercare aiuto al pronto soccorso di un ospedale o ad altri tipi di assistenza urgente.

La maggior parte delle persone che ha un attacco, poi purtroppo ne ha altri in seguito. Se una persona ha attacchi ripetuti, oppure sente una forte ansia riguardo la possibilità di avere un altro attacco, allora si dice che ha un "disturbo da attacchi di panico" o DAP.

L’attacco di panico si distingue da altre forme di ansia dall’intensità e dalla sua natura improvvisa ed episodica. Gli attacchi di panico sono spesso esperiti dalle persone che soffrono di disturbi d’ansia, agorafobia, claustrofobia, fobia sociale, ipocondria e altre condizioni psicologiche che comprendono l’ansia, sebbene gli attacchi di panico non siano sempre indicativi di un disturbo mentale.

Le persone con fobie specifiche vivono gli attacchi di panico, spesso come risultato diretto all’esposizione del loro elemento scatenante (ad. piccioni, lucertole, cani, grandi piazze, in auto…).

Questi attacchi di panico sono di solito brevi e si attenuano rapidamente una volta che è stato evitato l’elemento scatenante. In condizioni di ansia cronica un attacco di panico può spesso finire in un altro, portando ad un esaurimento nervoso nel giro di pochi giorni e a comportamenti di evitamento. Quando si instaura una sindrome da attacco di panico l’elemento predominante che si impadronisce del soggetto affetto è "la paura della paura".

La paura d’altronde è la più primitiva tra le nostre emozioni, può salvarci da alcune situazioni pericolose ma può anche bloccarci se diventa invalidante.

Questa patologia ormai dilagante soprattutto nelle società benestanti, che può prevaricare la propria vita e creare una condanna per la persona, non significa che non può essere superata .

Negli ultimi decenni, si è capito molto di più di come funziona e si sviluppa un attacco di panico, i modelli di Terapia Breve hanno sviluppato e messo a punto dei protocolli di trattamento per la patologia da Attacco di panico, con risultati duraturi ed ineccepibili.

Per risolvere questo problema invalidante, oggi giorno, non è necessario fare lunghe e costose forme di terapia ma può essere sufficiente un intervento terapeutico breve e strategico.

Nei miei anni di formazione e di libera professione, ho visto concretamente come centinaia di casi di questa patologia possano essere sconfitti definitivamente tramite una psicoterapia breve strategica mirata e cucita su misura sulla persona, dal ragazzo che soffre di attacchi di panico da soli due mesi, alla signora che ne soffre da 18 anni, la risoluzione del problema non dipende dalla durata della patologia ma da quello che viene messo in atto per risolverlo.

L’ultimo caso che mi è successo di affrontare è stato quello di un ragazzo che oltre a soffrire di attacchi di panico aveva associato ad esso un disturbo ossessivo compulsivo più comunemente definito doc.

Il ragazzo aveva bisogno di ingoiare decine e decine di volte durante il giorno, tant’è che era divenuto anche il suo segnale d’allarme, per un ipotetico attacco di panico imminente, quindi come si può ben capire questa persona viveva nella costante paura che potesse tornare un attacco di panico.

Quando questa persona è venuta da me stava assumendo una terapia farmacologia, ed oltre a voler risolvere il problema degli attacchi di panico, voleva liberarsi dai farmaci, che sviluppavano in lui dei brutti effetti collaterali.

Mi ricordo ancora la frase che mi disse in prima seduta, e cioè che avrebbe preferito soffrire di una malattia fisica, piuttosto che di una malattia mentale, perché almeno la prima l’avrebbe potuta curare.

Io gli risposi, dato che era la prima volta che si rivolgeva ad uno psicoterapeuta fino a quel giorno aveva provato solo terapie farmacologiche, che era ancora presto per dirlo, che forse da lì a poco tempo avrebbe cambiato idea.

Fu proprio così, dopo solo 2 sedute il paziente si sbloccò, e con un sorriso mi disse che si era proprio sbagliato e che se avesse saputo prima che c’erano delle tecniche così efficaci e veloci per risolvere il suo problema non avrebbe sofferto inutilmente per 3 anni e mezzo e preso tutta quella “robaccia”.

Naturalmente dopo lo sblocco ci vollero altre poche sedute per consolidare il cambiamento e portare la persona ad affrontare uno dopo l’altro tutti gli evitamenti che aveva creato in quegli anni.

 

Questo non è un caso isolato, l’evoluzione della Terapia Breve Strategica come dagli ultimi studi empirici effettuati sulla casistica, riporta che nell’arco di 10 anni su un campione di 3.640 casi trattati, comprendente le varie patologie psicologiche,  ben 86% con punte del 95% dei casi è stato risolto, (ovvero con il completo superamento del disagio presentato dal paziente), mediante un trattamento di durata media pari a sole 7 sedute.  

La punta del 95% si ha proprio con i disturbi d’ansia e tra questi gli attacchi di panico.

I dati delle ricerche effettuate sono disponibili sul sito www.centroditerapiastrategica.org.

 

Aforismi Terapeutici
'Il vero mistero non è l'invisibile, ma ciò che si vede'
Oscar Wilde
'il modo migliore per prevedere il futuro è inventarlo'
F.Ford Coppola
'Non sono le cose a preoccuparci, ma le opinioni che abbiamo di esse'
Epitteto
'I nostri limiti sono quelli che ci autoimponiamo'
Giorgio Nardone
'Tutti i grandi avvenimenti avvengono nella nostra mente'
Oscar Wilde
Cambiare Occhi Toccare il Cuore
di Giorgio Nardone
"L'aforisma può essere ritenuto una vera e propria tecnica strategica (...) Come nelle più raffinate forme di arti marziali, il maestro non utilizza tanti colpi, ma uno solo preciso che faccia leva su uno specifico punto di pressione che, una volta toccato in maniera adeguata, faccia crollare l’avversario"